Michele Nigro

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martedì, giugno 17, 2008

"New Italian Epic"

Wu Ming 1

NEW ITALIAN EPIC
Memorandum 1993-2008: narrativa,
sguardo obliquo, ritorno al futuro




[...] Nelle lettere italiane sta accadendo qualcosa. Parlo del convergere in un'unica - ancorché vasta - nebulosa narrativa di parecchi scrittori, molti dei quali sono in viaggio almeno dai primi anni Novanta. In genere scrivono romanzi, ma non disdegnano puntate nella saggistica e in altri reami, e a volte producono "oggetti narrativi non-identificati". Diversi loro libri sono divenuti best-seller e/o long-seller in Italia e altri paesi. Non formano una generazione in senso anagrafico, perché hanno età diverse, ma sono una generazione letteraria: condividono segmenti di poetiche, brandelli di mappe mentali e un desiderio feroce che ogni volta li riporta agli archivi, o per strada, o dove archivi e strada coincidono.
Se un'espressione discutibile e discutenda come "New Italian Epic" ha un merito, è quello di produrre una sorta di campo elettrostatico e attirare a sé opere in apparenza difformi, ma che hanno affinità profonde. Ho scritto "opere", non "autori", perché il New Italian Epic riguarda più le prime dei secondi. Difatti, ciascuno di questi autori ha scritto - e scrive - anche libri che non rientrano nella definizione.
Chi sono questi scrittori, da dove vengono?
[...]


tratto da http://www.wumingfoundation.com/italiano/WM1_saggio_sul_new_italian_epic.pdf


Un documento, questo di Wu Ming 1 sopra linkato, necessario e ricco di spunti di riflessione che vi consiglio caldamente di leggere e sezionare. Si tratta di un'analisi accurata e coraggiosa riguardante le innegabili analogie esistenti tra le varie scritture apparse nella nostra editoria peninsulare durante il periodo 1993-2008.


Vorrei conoscere il tuo parere su questo documento!

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Wu Ming 1 è un grande conoscitore della letteratura e della cultura italiana. La sua analisi del "nuovo fenomeno letterario italiano" (che a parer mio è artistico in genere, si pensi al cinema e alla musica per esempio) è davvero molto convincente e interessante. Un bellissimo articolo che lancia profondi dubbi e appiana spinose questioni.

giugno 18, 2008 12:30 PM  

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